Si apre una crepa nella strategia “zero tolleranza” del Campidoglio relativa alla ztl fascia verde e ai divieti di circolazione imposti al suo interno. Nel pomeriggio di giovedì, dopo giornate infuocate in cui non soltanto dai cittadini, ma anche dai Municipi si sono sollevate voci di protesta – anche alla luce dei lavori di installazione dei varchi a presidio – si è tenuta in Campidoglio una riunione dell’amministrazione Capitolina in cui è stata stabilita l’istituzione di un tavolo tecnico “per valutare possibili rimodulazioni delle misure perseguendo il miglior equilibrio possibile tra le obbligatorie esigenze di tutela dell’ambiente e della salute delle persone e l’impatto economico delle nuove disposizioni sulle fasce più deboli”.
Istituito un tavolo di monitoraggio “sulla reale circolazione dei veicoli euro 2 ed euro 3”
Il Campidoglio, comunicando l’esito della riunione, ha voluto ricordare in una nota che “la delibera capitolina in materia dà attuazione alle norme del piano regionale sulla qualità dell’aria del 25 ottobre del 2022, che a sua volta è stato elaborato in ottemperanza alla normativa europea, e che impone precise limitazioni, modalità e tempistiche”.
Tempistiche e modalità specifiche, che hanno sollevato una valanga di proteste nel momento in cui hanno iniziato a vedersi gli effetti della delibera, ovvero quando sono partiti i lavori di installazione dei 51 varchi muniti di telecamere che presidieranno gli accessi alla rinnovata e più ampia fascia verde, che copre un’area leggermente più grande rispetto all’anello ferroviario, e faranno scattare le multe per chi non rispetta il divieto.
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I varchi entreranno in funzione a partire da novembre, quando il divieto di accesso alla fascia verde sarà esteso alle auto alimentate a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7.30-20.30, ai veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7.30-10.30/16.30-20.30 e ai ciclomotori e motoveicoli alimentati a gasolio euro 3. Dal primo novembre 2024 lo stop riguarderà (sempre da lunedì al sabato) anche le auto a benzina euro 3 e ai diesel euro 5 nella fascia oraria 7.30-20.30, cui si aggiungono i veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 5 nella fascia oraria 7.30-10.30/16.30-20.30.
“Le prime iniziative del gruppo di lavoro in questa prima fase partiranno con un accurato monitoraggio relativo all’attuale e reale circolazione dei veicoli euro 2 ed euro 3 in città (formalmente vietati dal 2018) – ricorda il Campidoglio – e con l’avvio di un’interlocuzione con la Regione Lazio per definire deroghe ed eventuali compensazioni ambientali sulle disposizioni previste dalla fascia verde sempre nel rispetto dei vincoli ambientali previsti dal piano regionale”.
Gualtieri sotto il “fuoco amico”
L’amministrazione, insomma, sembra cedere di fronte alla levata di scudi contro il provvedimento arrivata non soltanto dalle opposizioni, ma anche dal “fuoco amico”: se è vero che la petizione online che sta circolando in questi giorni, che ha superato le 50.000 firme, è partita dalla Lega, e che in alcuni Municipi sono stati i consiglieri di centrodestra ad adottare provvedimenti in cui si chiede di rivedere la delibera, in altri a fare obiezioni sono stati addirittura consiglieri della lista civica Gualtieri Sindaco. È il caso del XI Municipio, che ha approvato all’unanimità una mozione presentata dai consiglieri di maggioranza del centrosinistra che chiede di aprire un tavolo interistituzionale con la Regione Lazio e il governo per ottenere una proroga dei termini dei divieti.
Varchi e fascia verde, intervista all’assessore Patanè: “Adesso si fa sul serio”
“Come capigruppo di maggioranza del Municipio Roma XI – hanno detto Claudio Barocci (Partito Democratico), Daniela Marianello (Sinistra Civica Ecologista), Cristiano Migliorelli (Lista Civica Gualtieri Sindaco) e Adriano Sias (,Gruppo Misto-Demos) – esprimiamo forte soddisfazione per l’approvazione della mozione in cui chiediamo, nel rispetto della tutela della salute e mantenendo l’impegno a rendere la città sostenibile, un tavolo inter-istituzionale per ottenere un’ulteriore proroga, posticipare l’entrata in vigore della nuova ztl e rivalutare le categorie delle vetture coinvolte. In linea con quanto dichiarato dal sindaco Gualtieri e dall’assessore Patanè, sarà fondamentale il dialogo con la Regione e il governo per poter prevedere interventi più efficaci con sussidi per le fasce di cittadini più deboli”.
I Municipi sulle barricate
Anche nel XI Municipio sono stati adottati provvedimenti. Marco Palma, vicepresidente del consiglio municipale, ha promosso una mozione, poi sottoscritta dagli altri consiglieri del centrodestra, in cui si chiede di sospendere le iniziative previste con la delibera di giunta e di prevedere delle deroghe alle limitazioni per i veicoli “a doppio sistema di alimentazione Bi Fuel (benzina gpl o benzina metano) nonché dotati di sistemi di alimentazione mista Mixed Fuel (gasolio-gpl) o Dual Fuel (gasolio metano)”.
L’atto suggerisce al sindaco anche di non applicare le restrizioni ai tutti i veicoli d’epoca ed alle auto storiche: “La mozione – ha sottolineato Palma – sarà discussa il 4 maggio e, pertanto, sarà il primo provvedimento ad essere affrontato in una sede istituzionale sulla nuova ZTL fascia verde”. Nel V Municipio ci si prepara invece a una seduta straordinaria del consiglio proprio per affrontare il tema della delibera, cui parteciperà anche l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè.
Nel II Municipio a muoversi sono stati invece i consiglieri di Azione, che hanno chiesto “la sospensione del provvedimento fino all’accertamento dei dati di reale miglioramento che apporterebbero queste ulteriori limitazioni, che senza una valutazione oggettiva e concreta e senza un programma di rinnovamento del parco veicoli di Roma Capitale, si risolve in un provvedimento estemporaneo, l’ennesimo, di limitazione della circolazione soprattutto dei cittadini residenti nelle zone periferiche e semi periferiche che verrebbero danneggiati anche economicamente per l’ impossibilità di rottamare il proprio veicolo ed acquistarne uno nuovo, come, al contrario, potrebbero poter fare le fasce più abbienti”.
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