La ztl fascia verde agita il Campidoglio, le opposizioni in Comune (ma al governo in Regione e in Parlamento, ndr) fiutano la preda e sui social i cittadini alimentano la propria rabbia, spesso anche con alcune fake news. Il sindaco Roberto Gualtieri ieri ha incontrato i municipi e la maggioranza ed ha fatto il punto della situazione al termine della cabina di regia avuta con il governo sul Giubileo. Un’occasione per alzare, metaforicamente, la voce e rimandare la palla alla Regione con la quale molto probabilmente verranno studiate delle deroghe per i lavoratori, l’inserimento di alcune categorie di veicoli (gpl) e possibili allargamenti della fascia verde per provare a far rientrare nel perimetro dei parcheggi di scambio, fondamentali per garantire la mobilità in città.
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Gualtieri: “C’è molta confusione”
Secondo il sindaco Gualtieri “innanzitutto bisogna spiegare ai cittadini di cosa si tratta, perché vedo anche molta confusione: stiamo parlando dell’attuazione di una normativa regionale che ha prescritto determinati divieti sulla base della necessità di ridurre gli agenti inquinanti nell’atmosfera, perché Roma supera i livelli medi annui di diossido di azoto. C’è una catena di atti normativi che impone determinate misure e sono dei vincoli, non delle scelte”. In pratica quindi il comune di Roma è stato costretto dalla Regione.
“Noi abbiamo tradotto nella delibera le prescrizioni del piano dell’assessorato all’Ambiente della Regione Lazio dello scorso 25 ottobre, e anzi- ha sottolineato Gualtieri- gli assessori Patanè e Alfonsi all’epoca, saggiamente, negoziarono con l’assessore Lombardi una clausola di flessibilità che consentiva a Roma Capitale, d’intesa con la Regione, di studiare delle eventuali rimodulazioni che però devono avere una condizione: garantire lo stesso livello di riduzione dell’inquinamento. Adesso che sono arrivati i dati medi annui sul 2022 e stiamo valutando i dati dell’inizio 2023 siamo nelle condizioni, e ne ho parlato poco fa col presidente Rocca che ha già attivato i suoi tecnici, di metterci a tavolino e capire come, a parità di riduzione degli inquinanti come da giusto obbligo di legge, sia possibile rimodulare le misure”.
“Non possiamo ignorare le norme regionali”
Gualtieri si dice consapevole “che è faticoso e doloroso e che queste sono misure che hanno un impatto soprattutto sulle fasce sociali più deboli, di cui noi dobbiamo tenere conto, ma non abbiamo la libertà politica, morale e giuridica di ignorare il fatto che ridurre l’inquinamento è un obbligo di legge e che il sindaco, che ha la responsabilità di rispettare le leggi, in questo caso regionali, deve attuarle”. Quindi Gualtieri prova a costruire un ponte con la regione: “Chiaramente chiediamo alla Regione, e su questo c’è la piena disponibilità del presidente Rocca, di aiutarci a studiare delle rimodulazioni che garantiscano lo stesso risultato e che abbiano un impatto meno gravoso sulle fasce sociali più deboli, e chiediamo anche al Governo, nello spirito di queste norme regionali di aiutarci ad avere degli elementi compensativi e di sostegno a chi deve rinunciare al veicolo perché troppo inquinante e deve essere messo nelle condizioni di poter avere un contributo pubblico per l’acquisto di un veicolo nuovo o per l’utilizzo di mezzi alternativi”, ha concluso.
“Ipocrisia del Movimento cinque stelle”
Gualtieri quindi attacca il Movimento cinque stelle: “Vedo una gigantesca ipocrisia negli attacchi degli esponenti del Movimento Cinque Stelle che hanno introdotto i limiti nel 2018 e ora denunciano, quando a ottobre scorso avevano presentato con l’assessora Lombardi un piano ancora più duro di quello che poi noi abbiamo emendato con una clausola di flessibilità. Francamente sono polemiche abbastanza ridicole”.
“Una delle misure previste per ottobre è il blocco per alcuni mesi dei diesel Euro 4, tutto il resto di cui si parla è una cosa che forse i cittadini non conoscono ma è in vigore dal 2018. Il divieto di circolazione nell’anello ferroviario 5 giorni su 7 di tutti i veicoli fino a diesel Euro 3 e benzina Euro 2 è stato istituito a Roma nel 2018, non è mai stato applicato ma già c’è e non ce lo siamo inventato noi”, ha aggiunto Gualtieri.
Poi la frecciata all’ex prima cittadina Virginia Raggi e all’amministrazione M5S: “Nel momento in cui la norma non viene applicata per troppo tempo però ci si rende passibili di inazione: qualcuno ha pensato di fare il furbo, introducendo la misura senza farla applicare così si è coperto giuridicamente e non ha avuto un problema politico, ma questo si può fare per due o tre anni, ma poi un amministratore non può avere una norma per finta. Siccome questa norma esiste, deve purtroppo essere applicata. Noi adesso la valuteremo nelle modalità migliori perché si applichi il divieto già esistente minimizzando l’impatto sulle fasce più deboli della popolazione”, ha chiosato il sindaco.
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