Serve individuare degli spazi per realizzare (finalmente) stalli di sosta e rastrelliere dedicate a biciclette e monopattini. Il IV Municipio ha deciso di affrontare il problema relativo alla “sosta selvaggia” dei mezzi di mobilità dolce. È passato quasi un anno dall’avvio del bando di Roma Capitale con il quale si regola l’utilizzo dei mezzi di trasporto in condivisione. Uno dei punti del nuovo regolamento riguardava l’individuazione di aree di sosta per bici e monopattini, spesso lasciati indiscriminatamente sui marciapiedi.
Capitale del monopattino
Del resto, i dati non mentono: Roma è la capitale dei monopattini in sharing. Nella Città Eterna ce ne sono 11 mila in condivisione, vale a dire il 39,4% di quelli presenti in tutta Italia. Impiegati mediamente per spostamenti di 2 km, in questi anni non hanno però modificato la propensione dei romani ad utilizzare principalmente l’auto. Chi ha un mezzo elettrico di proprietà o in sharing incontra notevoli difficoltà quando deve prendere la metro o un autobus. Su questi, infatti, non ci sono rastrelliere e i vagoni sono spesso così pieni che salire con un monopattino o una biciletta diventa, di fatto, impossibile.
Sosta selvaggia
La Giunta del IV Municipio ha approvato una direttiva di delibera con la quale impegna il direttore apicale ad individuare, in stretta collaborazione con la polizia municipale locale, “apposite aree di pertinenza municipale”, per lo stazionamento di bike sharing, motorini e monopattini elettrici da localizzare in prossimità degli uffici e delle strutture pubbliche e dei principali nodi di trasporto pubblico. Un’azione che, alla lunga, dovrebbe mettere un freno alla sosta selvaggia di questi mezzi sui marciapiedi della città.
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